La vendita diretta piramidale non è una tipologia di distribuzione, ma un meccanismo pretestuoso per vendere una posizione, una collocazione nell'ambito di una struttura piramidale.
Le strutture piramidali sono caratterizzate dal fatto che al vertice della piramide si vengono a trovare soggetti che vivono di rendita,
in quanto non più impegnati a vendere prodotti, ma solo ad incassare le elevatissime quote di ingresso fissate per chi voglia entrare a far parte della struttura, nonché una percentuale sulle vendite realizzate da tutti i componenti dei livelli più bassi della piramide. Tutto ciò avviene a spese dei soggetti che si trovano nei livelli bassi della piramide: costoro ad un certo punto non hanno più mercato su cui operare, perché il mercato è saturo; hanno quindi pagato un'elevata quota di ingresso, ma non riescono a collocare i prodotti, con conseguente crollo della piramide.
La connotazione negativa della struttura piramidale è proprio nel fatto che in seguito al suo crollo i vertici non subiscono ripercussioni: ne restano lesi solo coloro che si trovano ai livelli più bassi della stessa. La vendita piramidale è normalmente presentata, in modo fuorviante, come una rete di vendita. Ciononostante, essa è vietata quasi in tutti gli ordinamenti europei inclusi quelli dell'Europa dell'Est. E' vietata anche negli Stati Uniti: numerosi legislatori statali statunitensi sono intervenuti a disciplinarla.
Fonte UNIVERSITÀ DI TORINO Facoltà di Economia (Convegno ”IL MARKETING MULTILIVELLO: LA NUOVA FRONTIERA DEL MARKETING Aspetti economici, giuridici e sociologici” PDF allegato pag. 44 Argomento “La tutela del consumatore nei confronti delle vendite dirette e delle vendite piramidali”)